Selvaggio Blu 1aTappa-3È passato circa un anno da quando Andrea mi mise la pulce nell’orecchio di questo trekking impegnativo lungo la costa orientale sarda, e dalle esperienze avute da poco sui 4000, trovandoci una sera a chiacchierare su cos’altro fare decidiamo allora di organizzare per il Selvaggio Blu.
Coinvolti Genni e Francesco, e recuperate le informazioni, decidiamo i punti importanti del viaggio; fare le 4 tappe originali, tracciate alla fine degli anni ‘80 da Mario Verin e Peppino Cicalò e non 6 come oggi viene proposto da guide ed agenzie, ma soprattutto “selvaggio”, quanto più possibile in autonomia, solo noi e la natura che ci avrebbe circondato, portando con noi tutto il necessario, escluso l’acqua che ci sarebbe stata fornita ad ogni tappa via mare perché impossibile trovare sorgenti naturali.


Dopo mesi tra camminate, studio delle cartografie, organizzazione e reperimento materiale si parte…
Il 10 aprile 2017 da Pedra Longa in Baunei con 12 kg di zaino a testa comincia l’avventura. Ci vorrebbero pagine per descrivere la bellezza di ogni tappa e le emozioni che abbiamo provato: le asperità del suolo, prevalentemente roccioso con attraversamenti su lame di roccia, ghiaioni e frane che hanno messo a dura prova i nostri piedi; la fitta vegetazione fatta di lecci e stupendi ginepri dove era facile smarrirsi; sentiero a tratti inesistente e privo di segnaletica; passaggi a volte esposti su tronchi di ginepro, arrampicata e calate in doppia le diverse sfide che affrontavamo ogni giorno per i circa 40 km e 4400m di dislivello dell’intero percorso.

La sera, stremati, bisognava recuperare l’acqua, accendere il fuoco, preparare la cena ed organizzare il bivacco sotto il telo, ma avevamo le forze per una piacevole chiacchierata sul resoconto della giornata. Ed ogni mattina ci svegliavamo motivati, pronti per godere ad ogni passo di nuovi panorami mozzafiato, luoghi incantati vissuti da pastori e carbonai, fermi nel tempo.

Le fotografie si sprecano per immortalare tali paesaggi e luoghi, costeggiavamo falesie su cenge esposte accompagnati per tutto il percorso dallo scintillio degli stupendi colori che il mare sotto di noi ci regalava, e che la sera ci rinvigoriva immergendoci nelle sue fredde e cristalline acque, momenti piacevoli che ci ripagavano di tutte le difficoltà. Portu Pedrosu, Cala Goloritzè, Bacu su Feliau e Ololbrizzi e per finire Cala Sisine le nostre tappe.

Il cammino difficile accompagnato da risate continue, le serate piacevoli, come tetto il cielo stellato, i suoni della natura le nostre sveglie, le sensazioni di essere circondati completamente dalla natura, lontano dalla civiltà… un’esperienza che può metterti a dura prova ma che ti riempie l’anima, ti lascia un segno indescrivibile... che va fatta, ma va fatta con veri amici.

Andrea: “Un’avventura in un territorio aspro ma stupendo, con gli amici giusti”.
Paolo: “la coesione del gruppo, un esperienza che non avrei potuto fare con persone migliori e che ripeterei ancora”
Genni: “Un esperienza così intensa e quasi surreale, lascia così tanto che è difficile racchiuderlo in poche parole”
Francesco: “Indimenticabile la sensazione dell’arrivo a Cala Goloritzè ed il bagno… un secondo Battesimo insomma, a differenza che il primo non lo ricordo”

1 TAPPA PEDRA LONGA - PORTU PEDROSU
12,8 km, Dislivelli +1226m -1267m, Pendenze medie +19,1% -17,4%

2 TAPPA PORTU PEDROSU - CALA GOLORITZE
9,59 km, Dislivelli +892m -869m, Pendenze medie +15,2% -16,9%

3a TAPPA CALA GOLORITZE - BACU SU FEILAU
8,52 km, Dislivelli +1190m -1228m, Pendenze medie +14,1% -23,7%

3b TAPPA VARIANTE OLOLBIZZI
1,96 km, Dislivelli +246m -84,6m, Pendenze medie +17,8% -12,6%

4 TAPPA BACU SU FEILAU - CALA SISINE
7,35 km, Dislivelli +880m -983m, Pendenze medie +19,7% -22,6%

TOTALE
40,22 km
Dislivelli +4434m - 4431,6
Pendenze medie +17,8% - 17,4%

Paolo Viccaro