Settembre 2018, finalmente riapre la palestra di arrampicata , siamo sempre i soliti...pochi ma buoni,  c’è  tanta voglia di arrampicare sia in palestra che in roccia.
Un sera tra un blocco e una chiacchera, Otto ci propone di fare un trekking sul Pollino......salire sulla Serra Dolcedorme,  che con i suoi 2.267 metri è  la cima maggiore del Massiccio del Pollino, percorrendo il crestone dei Loricati, uno dei trekking più belli ed impegnativi nel parco nazionale de Pollino.
Qualche giorno dopo, domenica 16 settembre, comincia l'avventura. Siamo in 9...pieni di energie e voglia di fare questa passeggiata....
Ore 10:00 : parcheggiamo le macchine in zona Valle Piana 780mt (Castrovillari),  dopo il sottopasso dell’autostrada... zaini in spalla e via... Di fronte a noi ci sono le pareti spettacolari e selvagge di Serra Dolcedorme, intrappolata nelle nuvole.
La prima mezz’ora di cammino non presenta difficoltà, seguiamo il sentiero..... troppo facile... poco dopo facciamo una deviazione nella fitta boscaglia...in  direzione Passo di Valle Cupa, 1317 mt,  inizia il vero trekking e la salita.
Il presidente è sempre avanti al gruppo...non dà segni di affaticamento, a differenza di noi altri.....
Il sentiero percorre una ripida cresta, immersa tra Faggi prima e Pini Loricati dopo, intervallato da rocce. Facciamo  pausa vicino ad un Pino Loricato enorme ed in ottimo stato....riprendiamo fiato,  un sorso d'acqua e via sempre più su.


Dietro di noi la valle con Castrovillari, Morano Calabro  e l'autostrada si fanno sempre più distanti.
La parte finale è la più bella ed impegnativa, si susseguono diversi passaggi su roccia…. un canalone sempre più ripido e stretto, tra erba e ghiaia ci porta verso la cima, avvolta da una densa nuvola...i giganteschi pini loricati lasciano lo spazio a prati e rocce.
La cresta è l’ambiente ideale dei Pini Loricati, che spuntano dalle rocce, molti alberi presentano segni di bruciature (incendio del 2012) e squarci da fulmini, forme bizzarre modellate dal vento e dalla neve rendendo il paesaggio misterioso e selvaggio.
Raggiungiamo la cima alle 14.10 ( Ottelio per primo e noi altri  un po' dopo...Rafal O. , Andrea G. ,  Luca S. , Maria Grazia B. , Giuseppe S. , Francesco C. , Francesco S. , Pio B.) soddisfatti e pieni di gioia... il paesaggio è mozzafiato.
Di fronte a noi c’è la timpa di San Lorenzo, Serre delle Ciavole , Monte Pollino.
Ci riposiamo un po’ e cerchiamo di identificare il percorso da seguire in discesa, alcune nuvole basse dal versante calabro non ci  aiutano.... cominciamo la discesa in uno dei canaloni di ghiaia; tagliamo  in diagonale il versante per raggiungere la  cresta percorsa in salita.
La discesa sembra più  dura della salita.... pietre che rotolano… stiamo ben attenti a non farci male a vicenda, scendiamo divisi in gruppi....intanto si fa sempre più tardi....ritroviamo il sentiero dell’andata...ormai è buio....con torce e cellulari mezzi scarichi illuminiamo il percorso .
Ore 20 circa, siamo sulla strada sterrata....che sembra infinita....ma ci siamo quasi, il rumore dell’autostrada si fa sempre piu forte.
Abbiamo  percorso circa 10 km ed un dislivello di 1600 metri, un’uscita molto impegnativa dal punto di vista fisico… Prima di rientrare a casa ci fermiamo  per una pizza e boccali di birra fresca, che ci fanno riprendere le forze.